Il bunker dei nazisti nelle Canarie spagnole.

A dimostrare che le conversazioni tra Hitler e il Generale Franco del 1940 ebbero un riscontro tangibile alle Canarie, non vi fu solo la presenza aerea tedesca a Gran Canaria e Tenerife, bensì rimane alla storia la realizzazione di uno straordinario bunker che doveva rafforzare la presenza della Germania nell’Atlantico.

Nel 1941 e fino al 1944, Berlino gestì la creazione di un’opera faraonica di 168.500 metri quadrati, sovvenzionata dal Terzo Reich e subappaltata al Generale Franco, che rappresenta una maestosa infrastruttura di ingegneria militare tedesca dotata di tutti i servizi per resistere a un attacco degli Alleati; il bunker di Manuel Lois, a Las Palmas, vicino alla spiaggia di Las Canteras, rimane ancora oggi una delle più formidabili fortezze in cemento dell’Arcipelago.

Nascosto nelle viscere di una montagna, venne costruito a partire dal 1941 utilizzando l’illuminazione di una potente imbarcazione che oggi è esposta nel Museo Elder di Las Palmas.

Dotato di spessi muri di cemento, al suo interno potevano circolare agevolmente e in due direzioni i camion, vi si trovano enormi spazi pensati per una possibile emergenza, inclusi gli alloggi per il personale, stanze di 12 metri di larghezza per 48 di lunghezza, e i magazzini per i rifornimenti, di 10 metri di altezza.

Il Generale Franco in realtà e per ragioni ancora oggi sconosciute, ritardò la costruzione del bunker, tanto che Madrid a un certo punto si rese conto che la presenza dei tedeschi sulle isole cominciava a diventare eccessiva; quel che è certo, secondo gli storici, è che Franco sapeva che nel 1941 Hitler cominciò a crollare mentalmente, anno in cui finalmente diede il via ai lavori.

Forse prese semplicemente tempo?

In effetti gli inglesi, in previsione di un controllo militare tedesco nell’Arcipelago, avevano creato l’operazione Pilgrim per liberare le isole dalla presenza nazista a fronte dell’aumento indiscriminato di aerei, sottomarini e armi che si stavano accumulando.

Ma di quel bunker in pochi seppero l’esistenza.

Addirittura gli stessi Hermann Boehm e Erich Raeder, ammiragli nazisti che bene conoscevano il territorio canario, suggerirono al Führer di non investire nell’Arcipelago, principalmente per l’atteggiamento poco affidabile del Generale Franco e secondariamente per preservare l’incolumità della comunità tedesca residente nelle isole, centro di raccolta informazioni per Berlino circa i movimenti del Regno Unito nelle acque canarie.

Ma la vera ragione della realizzazione di questa imponente fortezza non fu mai del tutto chiara, così come ancora oggi non si conoscono le modalità di trasporto delle 35.000 tonnellate di cemento utilizzate per la costruzione di un bunker che, grande quando 20 campi da tennis, poteva rilevare navi a 80 km da Las Palmas e le cui pareti, leggermente inclinate, avrebbero potuto sopportare con successo qualsiasi attacco aereo.

Gli ingegneri militari ipotizzarono che questa montagna corazzata dovesse avere una temperatura di 15 gradi ottenuta per convezione naturale, con un sistema di ventilazione che avrebbe asciugato l’umidità dell’aria e le pareti di cemento.

Ma non solo: il costruttore tedesco Krupp, artefice della tecnologia applicata al bunker, realizzò un sistema per conservare correttamente migliaia di proiettili e munizioni, dotata di una infrastruttura di sollevamento per proteggerla da qualsiasi attacco.

La Germania in quel periodo cominciò a realizzare diversi bunker nei paesi suoi alleati e nello stesso Arcipelago, sulle coste delle isole, ancora oggi rimangono veri e propri rifugi nascosti, pronti a ospitare mitragliatrici in caso di attacco, come quello di Guanarteme.

Ma il bunker di Las Palmas risultò essere l’eccellenza, studiato per accogliere non solo truppe ma anche ufficiali di alto rango; la difesa aerea venne garantita con più di 50 aerei da guerra di base a Gando, Gran Canaria, e vennero creati appositi spazi dove alloggiare i siluri per i sottomarini.

Le spesse pareti di cemento erano state realizzate in modo da resistere a eventuali frane e le aperture sull’esterno vennero opportunamente mimetizzate per non essere scoperte.

Il 17 ottobre del 1940 Franco firmò la creazione del Tercio de Canarias a supporto delle truppe naziste in caso di necessità, attraverso un battaglione di difesa antiaerea dotato di mitragliatrici pesanti e leggere.

La cosa venne opportunamente registrata e pubblicata sul BOE precisando che il battaglione sarebbe stato sufficientemente efficace per soddisfare le esigenze delle truppe naziste, contribuendo alla protezione delle coste canarie.

Il piano per controllare le Canarie da parte degli Alleati venne firmato a Londra il 13 giugno del 1940, quando Franco e Hitler vennero avvistati insieme a Hendaya; alla fine dello stesso anno venne inviato un alto ufficiale sulle isole che, appena prima di Natale, tornò a Berlino per informare che le Canarie erano ormai perse ed in mano al Regno Unito.

Ma l’opera di realizzazione del bunker proseguì malgrado tutto, ed ancora oggi rimane un autentico mistero come giunsero a Las Palmas tutto il cemento e l’acciaio impiegato per la sua costruzione.

Franco Leonardi

Fonte: https://www.leggograncanaria.com/33905/patti-segreti-tra-hitler-e-il-generale-franco-il-bunker-delle-canarie

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