La Cina utilizza la realtà virtuale per esercitare i suoi militari al combattimento.

Un metodo tanto economico quanto efficiente per migliorare la formazione dei soldati nell’utilizzo dei sistemi missilistici. La Cina ha intensificato l’utilizzo della realtà virtuale, uno strumento che si sta rivelando utilissimo, e che ha consentito a Pechino di perfezionare le condizioni di addestramento dei suoi uomini e, al tempo stesso, di abbattere i costi delle esercitazioni militari. La Virtual Reality consente la creazione di ambienti pressoché identici alla realtà, agevolando (e non poco) i complessi esercizi missilistici dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese (Epl). Le simulazioni, rapide ed economiche, hanno l’obiettivo di preparare le truppe al combattimento testando la prontezza dei singoli soldati. La realtà virtuale presenta vantaggi molteplici e adattabili ai vari rami dell’esercito. Per quanto riguarda l’aeronautica, ad esempio, questa tecnologia permette l’accesso a simulazioni di decollo e atterraggio dei velivoli, anche in situazioni di emergenza. Stiamo parlando di situazioni virtuali, ma i contesti in cui si sviluppano i suddetti scenari aiutano i soldati a prendere confidenza con l’azione, come se si trovassero in un campo di battaglia vero e proprio.

La mossa di Pechino.
Secondo quanto riportato dal South China Morning Post, che ha citato il quotidiano ufficiale dell’Epl, la forza missilistica strategica e tattica sta impiegando niente meno che la tecnologia come “campo di addestramento virtuale” per le truppe. “Puoi esercitarti a lanciare senza una vera installazione e puoi esercitarti nella tattica senza lasciare la base”, ha spiegato il comandante Sun Yingjiu, enunciando i vantaggi del nuovo strumento adottato dalla Cina. Ci sono altri due aspetti fondamentali illustrati da Sun. Intanto la nuova piattaforma di addestramento consente ai soldati di effettuare azioni in un’ambientazione quanto più vicina alla realtà, e per di più senza lasciare la base. Dopo di che, la realtà virtuale ha trasformato le esercitazioni missilistiche su larga scala, comunemente tenute nel passato, in un allenamento “silenzioso ed efficace”.

L’importanza della realtà virtuale.

Il vantaggio più importante, probabilmente, è però un altro. Grazie alla realtà virtuale, le esercitazioni sul lancio dei missili – le stesse che in passato coinvolgevano migliaia di persone e implicavano lo spostamento di giganteschi pezzi di equipaggiamento – possono essere simulate senza spendere fatica. L’esercito cinese sta usando la realtà virtuale da tempo, e non solo per il lancio di missili. Stando a quanto riferito dal PLA Daily, lo scorso dicembre i paracadutisti appena reclutati effettuavano un addestramento con il paracadute usando proprio la realtà virtuale. La tecnologia è stata usata anche per addestrare i cadetti dei piloti dell’aeronautica. Ricordiamo che Pechino ha intenzione di trasformare il proprio esercito in una forza militare di “classe mondiale”, ammodernando le truppe entro il 2035 per poi fare il passo finale. La parola d’ordine è una: modernizzare. Non a caso, la Cina ha integrato sistemi di combattimento aggiornati e tecnologie di ultimissima generazione. La sensazione è che il Dragone non abbia alcuna intenzione di farsi cogliere impreparato in uno degli scenari più caldi della regione. Tra i fronti incandescenti troviamo il Mar Cinese Meridionale, dove, oltre alla questione Taiwan, troviamo altre vicende congelate, e la penisola coreana. Nel caso di un ipotetico (difficile ma non da escludere) scontro con gli Stati Uniti, i cinesi non vorranno certo lasciarsi sopraffare dai rivali.

Fonte: https://it.insideover.com/guerra/lultimo-jolly-di-pechino-la-realta-virtuale-per-addestrare-lesercito.html

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