Google lavora per l’intelligence militare.

Yasha Levine, Surveillance Valley, 6 marzo 2018.

“Google ha collaborato con il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per aiutare l’agenzia a sviluppare l’intelligenza artificiale per analizzare i filmati dei droni, una mossa che scatenò una tempesta di fuoco tra i dipendenti del gigante tecnologico quando appresero del coinvolgimento di Google“. Gizmodo, 6 marzo 2018.

Il rapporto di marzo di Gizmodo sul lavoro di Google per il Pentagono fece notizia nel mondo. Gettava nel caos le sale normalmente placide del quartier generale di Google di Mountain View. Sembra che i googler non riescano a credere che la loro fantastica azienda sia coinvolta in qualcosa di così atroce come aiutare il Pentagono ad aumentare la potenza dei droni. E ad aprile, i dipendenti di Google arrivarono ad inviare al loro CEO una lettera di protesta chiedendo che la società si ritirasse dalla ricerca sull’IA collegata all’esercito. Questa è una buona notizia! Ma il fatto che Google aiuti i militari a costruire sistemi più efficienti di sorveglianza e morte non avrebbe dovuto sorprendere, soprattutto non per i dipendenti di Google. La verità è che Google ha passato gli ultimi 15 anni a vendere versioni truccate della sua tecnologia informatica ad agenzie militari e d’intelligence, dipartimenti di polizia e appaltatori militari di tutte le dimensioni e specializzazione, compresi gli enti che vendono tecnologia di previsione alla polizia nelle città di tutti gli USA oggi. Come ho illustrato nel mio libro Surveillance Valley, iniziò nel 2003 con soluzioni di ricerca Google personalizzate per i dati ospitati da CIA e NSA. Il lavoro di appalto militare dell’azienda poi iniziò ad espandersi notevolmente dal 2004, quando il cofondatore di Google Sergey Brin spinse per l’acquisto di Keyhole, startup di mappatura di CIA e NGA, agenzia gemella della NSA che gestisce l’intelligence dei satelliti-spia. Le spie adoravano Keyhole per la semplicità “simile a un videogioco” delle sue mappe virtuali. E per la capacità di sovrapporre le informazioni visive ad altre intelligence. Il cielo era il suo limite. Movimenti di truppe, depositi di armi, condizioni meteorologiche e oceaniche in tempo reale, e-mail intercettate e informazioni sulle telefonate, posizioni dei telefoni cellulari: qualsiasi informazione tu abbia con una posizione fisica poteva finire su una mappa e visualizzata. Keyhole dava a un analista dell’intelligence, un comandante sul campo o un pilota dell’aeronautica militare la capacità che ora diamo per scontato: utilizzare i servizi di mappatura digitale sui nostri computer e cellulari per cercare ristoranti, caffè, musei, condizioni del traffico e percorsi della metropolitana. “Potremmo eseguire questi mashup ed svelare le origini dei dati nel giro di poche ore, anziché settimane, mesi o anni”, disse un funzionario della NGA a proposito di Keyhole della società e che ora conosciamo come Google Earth. I comandanti militari non erano gli unici a cui piaceva la capacità di Keyhole di rimescolare i dati. Così anche il cofondatore di Google Sergey Brin. L’acquisto di Keyhole fu un traguardo importante per Google, segnando il momento in cui la società smise di essere una società Internet rivolta ai consumatori ed integrandosi col governo degli Stati Uniti. Mentre il team di pubbliche relazioni di Google fece di tutto per mantenere l’azienda avvolta in una falsa aura di altruismo geniale, i dirigenti dell’azienda perseguirono una strategia aggressiva per diventare la Lockheed Martin di Internet. “Dal punto di vista funzionale stiamo più che triplicando il team ogni anno”, disse nel 2008 un dirigente di Google che gestiva Google Federal, la divisione vendite militari dell’azienda. Era vero. Cogli addetti ai lavori che fanno il loro mestiere, l’espansione di Google nel mondo dei contratti militari e di intelligence decollò.

Che tipo di lavoro?
Di seguito sono riportati solo alcuni punti dati da Surveillance Valley: “Nel 2007, collaborò con Lockheed Martin per progettare un sistema di intelligence visiva per l’NGA che mostrava le basi militari statunitensi in Iraq e delimitava i quartieri sunniti e sciiti a Baghdad, informazioni importanti per una regione che subì una sanguinosa insurrezione settaria e la pulizia etnica tra i due gruppi”. “Nel 2008, Google vinse un contratto per gestire server e tecnologia di ricerca che alimentavano Intellipedia della CIA, database di intelligence modellato su Wikipedia modificato in modo collaborativo da NSA, CIA, FBI e altre agenzie federali”. “Nel 2010, come segno di quanto Google si fosse integrato profondamente con le agenzie di intelligence statunitensi, si aggiudicò un contratto esclusivo senza gara da 27 milioni di dollari per fornire all’NGA”servizi di visualizzazione geospaziale”, rendendo il gigante di Internet gli “occhi” dell’apparato di difesa e intelligence nordamericano”. “Nel 2008, Google stipulò una partnership a tre vie con NGA e la società semi-governativa GeoEye per lanciare un satellite-spia chiamato GeoEye-1. Il nuovo satellite, finanziato dalla NGA, forniva immagini ad alta risoluzione per l’uso esclusivo di NGA e Google”. Alcuni anni prima iniziò a collaborare con PredPol, startup della polizia predittiva della California. “PredPol fece molto più che concedere in licenza la tecnologia di Google per eseguire il rendering del sistema di mappatura incorporato nel suo prodotto, ma collaborò con Google per sviluppare funzionalità personalizzate, tra cui costruire campane e fischietti aggiuntivi e persino strumenti aggiuntivi per le forze dell’ordine”.
Altro dal libro: “Google fu cauta riguardo dettagli e ambito della sua attività di appalto. Non elenca queste entrate in una colonna separata nei rapporti trimestrali sugli utili per gli investitori, né fornisce la somma ai giornalisti. Ma fu data un’analisi del database dei contratti federali dal governo degli Stati Uniti, in combinazione con le informazioni raccolte dalle richieste del Freedom of Information Act e dai rapporti periodici pubblicati sul lavoro militare dell’azienda, rivelando che Google fece ottimi affari vendendo Ricerca Google, Google Earth e Google Enterprise (ora noto come G Suite) alle principali agenzie militari e di intelligence: marina, esercito, aviazione, guardia costiera, DARPA, NSA, FBI, DEA, CIA, NGA e dipartimento di Stato. A volte Google vende direttamente al governo, ma lavora anche con appaltatori affermati come Lockheed Martin, Raytheon, Northrop Grumman e SAIC (Science Applications International Corporation), mega-appaltatore di intelligence della California che ha così tanti ex-dipendenti della NSA che è noto nel settore come “NSA West” ”.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

Fonte: http://aurorasito.altervista.org/?p=16158

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