Il futuro della forza sottomarina nucleare cinese.

La Cina ha finalmente raggiunto la capacità nucleare sottomarina operativa negli ultimi anni, sei decenni dopo aver varato il primo programma di sottomarini a propulsione nucleare alla fine degli anni ’50. Il dispiegamento degli SSBN classe Jin (Tipo 094) armati di missili balistici JL-2 (SLBM) segna una nuova tappa nell’evoluzione della forza nucleare navale cinese. Secondo il rapporto annuale 2018 del Pentagono sulle capacità militari cinesi, questo sviluppo costituisce il “primo deterrente nucleare credibile basato sul mare”. Tuttavia, l’efficacia dell’attuale forza nucleare navale cinese affronta grandi sfide geografiche, operative e tecnologiche. Ma se la Cina sviluppa una capacità SSBN ampia e invulnerabile, adottando la deterrenza continua in mare (CASD), influenzerà la stabilità strategica nell’Indo-Pacifico? Spinta dalla percezione dell’insicurezza nucleare a Pechino e data la disponibilità di risorse dell’Esercito popolare di liberazione, la flotta di SSBN, il programma SLBM e le capacità e i sistemi di supporto cinese furono creati all’inizio degli anni 2000. Gli esperti militari cinesi ritengono che lo sviluppo di una forza nucleare navale efficace sia fondamentale per garantire la credibilità del deterrente nucleare della Cina. La crescita di dimensioni e sofisticazione della flotta SSBN cinese continuerà. In effetti, secondo tutte le indicazioni, una forza SSBN più grande e resistente è in cima alle priorità della Marina del PLA. La Cina aveva almeno quattro SSBN operativi classe Jin nel 2018, e altri due sono entrati nella flotta. La Marina del PLA costruirà un totale di sei-otto SSBN classe Jin prima di produrre gli SSBN di terza generazione, i Tipo 096, all’inizio degli anni ’20. Dalla metà degli anni ’20, probabilmente opererà una flotta SSBN composta dal Tipo 094 e Tipo 096. Il futuro della forza SSBN cinese dipende dalla percezione della minaccia da parte della Cina. Ad un’estremità dello spettro, Pechino potrebbe credere che una piccola flotta di SSBN integrare la forza nucleare terrestre basti a mantenere la credibilità del suo deterrente nucleare. Dall’altro lato, la Cina potrà cercare di affrontare le vulnerabilità percepite nella forza terrestre con una significativa forza SSBN con infrastrutture e sistemi di supporto. Un altro fattore determinante è se la Cina intende perseguire la capacità CASD con uno o più SSBN di pattuglia in ogni momento. È improbabile che adotti una simile posizione a breve termine dati i vincoli operativi. Anche se la Marina dell’EPL fosse operativamente capace, ci sono seri dubbi sul fatto che Pechino sia pronta a un cambiamento così importante nella posizione nucleare. Il numero preciso di SSBN richiesti per il CASD dipende da una varietà di fattori, tra cui il supporto logistico della Marina PLA alla flotta di SSBN e specifiche tecniche dei reattori nucleari cinesi. Ma se l’obiettivo di Pechino è raggiungere il CASD con almeno due o tre SSBN in pattuglia in ogni momento, la forza SSBN cinese dovrà espandersi a 12. La crescita della flotta SSBN cinese, come parte dell’ampia modernizzazione nucleare, ha una serie di implicazioni per la strategia nucleare cinese e la stabilità strategica in Asia. Innanzitutto, la forza SSBN cinese è più importante per la strategia e posizione nucleare che prima. Con la diversificazione dalla dipendenza esclusiva dai missili nucleari terrestri, gli SLBM costituiranno la metà dei missili balistici della Cina che potranno colpire gli Stati Uniti. È probabile che questa importanza cresca insieme a dimensioni e capacità di sopravvivenza della flotta SSBN cinese mentre la Cina progredisce verso la costruzione della triade nucleare. Attualmente, la Cina possiede una forza nucleare terrestre ben consolidata, anche se relativamente piccola, una forza nucleare nascente navale e un programma per un nuovo bombardiere strategico, l’H-20. Data la crescente importanza degli SSBN cinesi, le decisioni su come vengano implementati potrebbero avere implicazioni strategiche di vasta portata. Ad esempio, se Pechino decidesse di adottare il CASD, ciò sarà un importante cambiamento nella posizione nucleare cinese. Attualmente, l’autorità nucleare è altamente centralizzata dalla Commissione Militare Centrale, con testate nucleari immagazzinate separatamente dai missili. Inoltre, la forza nucleare terrestre cinese non è in stato di allerta elevato nelle normali condizioni del tempo di pace. Col CASD, il pattugliamento degli SSBN cinesi porterò in mare armi nucleari e Pechino dovrà risolvere questioni cruciali di comando e controllo, come l’autorità da delegare ai comandanti dei sottomarini. Un tale cambiamento di posizione potrà essere interpretato da altri Stati come prova che Pechino abbandoni la politica di astenersi dal primo uso di armi nucleari. A breve e medio termine, la Marina dell’EPL continuerà ad adottare una strategia che enfatizzi gli schieramenti di SSBN in “bastioni” vicino la terraferma cinese, come aree del Mar Cinese Meridionale, Mar Cinese Orientale e Mar Giallo. Tuttavia, a lungo termine, è probabile che gli SSBN cinesi saranno sempre più attivi nei pattugliamenti nell’Oceano Pacifico. Dati i vantaggi dello schieramento in oceano aperto, la Marina del PLA continuerà a sviluppare capacità ed esperienza necessarie per le pattuglie di deterrenza efficaci, specialmente nell’Oceano Pacifico. Un rischio chiave per la stabilità strategica è che il rafforzamento difensivo come percepito da Pechino sia interpretato da Stati Uniti e altri come aggressività volta ad alterare il relativo equilibrio strategico a favore della Cina. Ciò sarà probabile se Pechino si affrettasse ad adottare il CASD nel prossimo futuro.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

Adam Ni, Real Clear Defense del 09 maggio 2020.

Fonte: http://aurorasito.altervista.org/?p=16329

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