La Cina avvia una versione di J-16 per la guerra elettronica.

Le prime immagini dell’ultimo aviogetto da combattimento cinese in servizio operativo, la piattaforma d’attacco elettronico J-16D, apparvero a settembre offrendo la conferma che la classe era attiva nell’aeronautica dell’esercito di liberazione popolare cinese. L’aereo è basato sul caccia pesante J-16 che si pensa sia entrato in servizio tra il 2013 e il 2015 e che a sua volta è basato sulla cellula del caccia da superiorità aerea sovietico Su-27 Flanker. Il J-16 è ampiamente considerato il più potente dell’oltre mezza dozzina di derivati del Flanker per prestazioni complessive e beneficia di avionica avanzata e sistemi di guerra elettronica, una cellula che fa uso molto esteso di materiali compositi, rivestimenti radar-assorbenti AESA montato sul muso. Il J-16D beneficia delle elevate autonomia e prestazioni già eccezionali del J-16, ma trasporta equipaggiamento da guerra elettronica come armamento principale e sacrifica il sistema di ricerca e tracciamento a infrarossi e il cannone da 30 mm della versione da caccia. Il J-16D fu visto per la prima volta con nuovi pod di disturbo nel dicembre 2015 e trasporta pod sotto le ali e la fusoliera, ottimizzate per attaccare diverse frequenze radar. Questi possono analizzare le frequenze radar e localizzare i dispositivi di trasmissione radar per disturbi più efficaci e attacchi anti-radiazioni, e completano le antenne dell’aereo e gli array da guerra elettronica conformi incorporati nella fusoliera. Il J-16D dovrebbe schierare sei missili antiradar come armamento cinetico, progettati per intercettare i radar nemici in modo simile al Kh-31P russo o all’AGM-88 nordamericano. L’equivalente cinese, il CM-103, ha una portata di 100 km e trasporta una testata da 175 kg, sebbene dispieghi anche l’LD-10, derivato dal missile aria-aria PL-12. Si pensa che l’YJ-91 sia il missile anti-radar più utilizzato dai cinesi, tuttavia dovrebbe apparire regolarmente in coppia con il J-16D per missioni di attacco elettronico. Il J-16D rappresenta un’iterazione unica del progetto Flanker, sebbene un equivalente imbarcato J-15D sia in fase di sviluppo, mentre il Su-34 meno specializzato della Russia enfatizza ancora una formidabile capacità di guerra elettronica. Alcuna forza aerea al mondo oltre alla Cina schiera un aereo paragonabile al J-16D, sebbene la Marina degli Stati Uniti dispieghi l’aereo d’attacco elettronico E/A-18G Growler per le operazioni da portaerei. Il J-16D ha vantaggi significativi rispetto al Growler grazie alla cellula molto più potente, tra cui autonomia e carico di armi molto più elevati. L’aereo dovrebbe svolgere un ruolo di primo piano nella soppressione delle difese aeree taiwanesi in caso di nuova guerra sullo Stretto, poiché la capacità di Taiwan di lanciare anche una parte significativa dei suoi caccia in caso di attacco improvviso è in seria questione, e fa molto affidamento sulle difese aeree terrestri come il sistema Sky Bow sviluppato congiuntamente cogli Stati Uniti. Altri ruoli per il J- Il 16D rimangono incerti, sebbene le capacità anti-radar potrebbero essere preziose per neutralizzare le risorse navali nemiche se schierate nei mari della Cina meridionale o orientale. L’autonomia del velivolo è sufficiente perle operazioni sulla Corea del Sud e il Giappone, col primo in particolare che dispiega una rete di difesa aerea a terra densa e relativamente moderna mentre il governo di Seoul rimane tecnicamente in guerra coll’alleato della Cina, la Corea democratica.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

Fonte estera: https://militarywatchmagazine.com/article/china-ew-j16d-unique-new

Fonte italiana: http://aurorasito.altervista.org/?p=20084


Print Friendly, PDF & Email
Potete condividere con le icone qui sotto