Whaling: l’attacco informatico contro i dirigenti ed i leader.

Negli ultimi anni, gli attacchi cyber si sono evoluti, cambiando forma ed intensità. La crisi sanitaria globale ha costretto una gran parte dei lavoratori al cosiddetto smartworking, il telelavoro. Ciò ha determinato un profondo aumento della superficie d’attacco a disposizione dei criminal hackers. Durante lo scorso anno si è parlato molto del whaling o whale phishing. Concepito come una versione più evoluta e recente del phishing, questo attacco è anche conosciuto come CEO fraud, poiché l’azione è finalizzata a colpire dirigenti e componenti senior dell’azienda, ottenendo l’accesso ai loro devices per rubare informazioni o denaro. Le modalità di attacco sono le stesse utilizzate dal phishing, ma nel caso del whaling, la comunicazione fittizia (es. email) sembra essere inviata da un manager di pari livello o da qualcuno che riveste una posizione importante nella stessa azienda. L’obiettivo dell’attacco è quello di ottenere informazioni riservate sull’azienda o a far commettere alla vittima azioni pericolose per l’azienda stessa. Solitamente, la comunicazione avviene tramite e-mail proveniente, almeno apparentemente, da una fonte affidabile e, in alcuni casi, contenenti perfino il logo dell’azienda. Come evidenzia Kaspersky, la fiducia all’interno di un’azienda è molto alta ed è più facile, in questo modo, cadere nella trappola. Il whaling è potenzialmente più efficace del phishing in quanto l’obiettivo è una persona in vista, un membro di alto livello dell’azienda. Proprio per questo, gli hackers possono utilizzare le informazioni disponibili sui social media e in rete per “customizzare” l’attacco. Secondo quanto analizzato dal National Cyber Security Centre (NCSC) britannico, infatti, l’e-mail contiene informazioni riguardanti la vittima (sia essa organizzazione o individuo), trasmette un senso di urgenza ed è scritta in un linguaggio adatto al contesto (solitamente un linguaggio economico). Quali sono i rischi per l’azienda? Il whaling è una forma di social engineering che spinge la vittima a cliccare sul link presente nell’e-mail il quale diffonde un malware, oppure la costringe a inviare soldi all’account bancario dell’hacker. L’evoluzione di questi attacchi, attraverso l’utilizzo di un linguaggio sempre più tecnico, l’utilizzo di siti falsi realizzati ad hoc e di riferimenti ai dati personali della vittima, ha reso sempre più difficile la loro individuazione. Inoltre, il NCSC ha rilevato alcuni casi in cui i manager aziendali hanno ricevuto anche chiamate telefoniche che confermavano le richieste presenti nell’e-mail, dando vita alla tattica di social engineering denominata cyber-enabled fraud. Come ci si difende da questi attacchi? Poiché il whaling è un’evoluzione del phishing, le precauzioni da adottare sono molto simili. Innanzitutto, bisogna verificare l’indirizzo email prima di cliccare su eventuali link presenti in un’email. Nel caso specifico del whaling, gli attori malevoli sono particolarmente facilitati dalle informazioni riguardanti i manager aziendali presenti sui social media o altrove; inoltre, durante gli eventi pubblici, quali conferenze o eventi dell’azienda, i senior sono particolarmente esposti a questi attacchi. Il report Phishing Trends and Intelligence pubblicato da PhishLabs nel 2019 ha messo in luce dei dati molto interessanti riguardanti il 2018. Tali dati mostrano come ci sia stato un incremento del 40,9 % degli attacchi di phishing, colpendo principalmente servizi finanziari, email, cloud, di pagamento e SaaS. Inoltre, la maggior parte delle email non conteneva alcun malware, mirando prettamente a rubare le credenziali. Dato l’incremento esponenziale di questi attacchi, le aziende dovrebbero implementare programmi di formazione che aumentino la consapevolezza dei dipendenti sui rischi del phishing e del whaling. Inoltre, il dipartimento IT delle aziende più grandi dovrebbe incrementare le finte campagne di whaling, in modo da verificare il livello di consapevolezza del personale aziendale. Infine, come riporta Kaspersky, le aziende possono dotarsi di software anti-phishing che forniscono alcuni servizi come l’URL screening e link validation.

Riferimenti sul web:
https://www.ncsc.gov.uk/guidance/whaling-how-it-works-and-what-your-organisation-can-do-about-it
https://www.rapid7.com/fundamentals/whaling-phishing-attacks
https://www.kaspersky.com/resource-center/definitions/what-is-a-whaling-attack
https://www.cybersecurity360.it/nuove-minacce/attacchi-whaling-la-caccia-informatica-alle-balene-che-minaccia-ceo-cfo-e-tutti-i-c-level

Fonte: https://www.difesaonline.it/evidenza/cyber/whaling-cos%C3%A8-e-quali-sono-i-rischi

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