Alcuni rapimenti alieni ad Edimburgo, in Scozia.

Il ricercatore Malcom Robinson autore del libro “UFO Cases Files Of Scotland”, descrisse la storia di due uomini che furono “addotti” ad Edimburgo, mentre erano in viaggio sulla statale A70. La ricercatrice Linda Moulton Howe lo ha intervistato per farsi raccontare il rapimento simultaneo di Gary Wood e Colin Wright. La sera del 17/08/1992 verso le 20:00 i due uomini stavano percorrendo la A70, una strada poco frequentata e circondata da campi, quando notarono un disco sospeso di fronte a loro, a circa 50 metri dalla vettura. L’oggetto era lucido, di colore nero ed era fermo a circa sei metri dal suolo. I due sapevano perfettamente come erano fatti gli aerei e gli elicotteri e quello, di sicuro, non lo era. Era qualcosa di conosciuto. Illuminato dai fari della vettura, l’oggetto sembrava composto da due semisfere attaccate, con una sorta di gobba sulla parte superiore. Stimarono il diametro in circa dieci metri, in quanto sovrastava tutta la carreggiata. Decisero di proseguire il viaggio anche se questo significava passare direttamente sotto l’oggetto, dal quale iniziarono a scaturire delle particelle argentee e scintillanti, come fiocchi di neve, che caddero sull’automobile. Immediatamente, i due piombarono nel buio più totale, tanto che credettero di essere morti. Ma non era così. Le notti seguenti Gary e Colin fecero strani sogni, vedevano una misteriosa faccia grigia che si avvicinava a loro. In seguito scoprirono di avere alcune cicatrici recenti sul torso, sulle braccia e Colin, anche alla base del pene. Tuttavia, solo nel 1994 i due decisero di consultare un ipnoterapeuta per cercare di svelare quel mistero che gli dava i tormenti e rivivere così quella sera del 17 Agosto. Le sedute rivelarono uno scenario di rapimento classico. Erano stati separati e condotti in stanze gelide. Gli alieni furono descritti come piccoli, con occhi a mandorla neri come l’inchiostro. Avevano delle linee rosse, gialle e verdi come branchie e sotto gli occhi presentavano delle fessure rosso scure, gialle e verdi. Alcune di queste piccole creature avevano una specie di rientranza nella parte superiore della testa che davano l’impressione di volti a forma di cuore. Ad un certo punto Colin ricordò di trovarsi all’interno di un cilindro di grandi dimensioni che pareva essere composto da vetro trasparente. Era seduto lì, nudo. Il tubo trasparente, era circondato da una nebbia. Colin così racconta: – C’era un alieno all’ingresso della sala e altri tre che mi srutavano dal di fuori del tubo. C’erano altri tubi e in ogni tubo, vidi delle persone, anch’esse senza vestiti. Avevo difficoltà a distinguerli perché il tubo pareva essere ricoperto di brina. All’improvviso qualcosa usci dal pavimento della nave, si diresse verso i miei occhi e cominciò a roteare. Immediatamente, anche il mio cilindro iniziò a congelarsi. – Ed è proprio in quel momento che Colin iniziò a piangere. Non appena mostrò quella emozione, il processo di congelamento si arrestò. Tuttavia, Colin non riusciva ancora a muoversi. – Potevo solo muovere le palpebre, potevo vedere alla mia sinistra ed alla mia destra una dozzina di tubi simili con altre persone nude dentro, l’ho visto non ho alcun dubbio! – Nello stesso momento, Gary Wood era disteso su di un tavolo. Un oggetto cilindrico, come una lattina di colore argento, si sollevò dal pavimento e rimase sospesa in aria. Da una sporgenza del cilindro uscirono quelli che Gary descrisse come due LED di color rosso, che cominciarono a girare sopra la sua testa. Improvvisamente Gary notò una pozza di liquido simile al gel da barba che si mise a bollire sul pavimento della stanza, dalla quale emerse un piccolo essere grigio. Gary era sul tavolo, incapace di muoversi, alzò lo sguardo e vide una sorta di lente nera, di forma ovale che, in alto, al centro della stanza, girava su se stessa. Misurava circa 150 centimetri di larghezza e 80 in profondità. Mentre Gary si trovava sdraiato ad osservare l’oggetto, chiedendosi cosa poteva essere, un braccio grigio, sottile e trasparente con lunghe dita si abbassò sul suo petto. Notò due piccole creature che si trovavano ai suoi piedi. Una di loro muoveva sul suo corpo un oggetto luminoso a forma di diamante che emetteva impulsi color arancio. Un altro essere uscì da una stanza molto luminosa e si diresse verso la sua sinistra dove c’era una donna. Era seduta sul pavimento, nuda e gli voltava le spalle. Aveva il mento poggiato sulle ginocchia e con le braccia si cingeva le gambe. Piangeva e forse tremava dal freddo. I suoi capelli avevano la permanente e riflessi biondi. Molto delicatamente si voltò verso Gary che notò le lacrime che gli scendevano sul viso, poi si rigirò verso il muro e continuò a fissarlo. – La riconoscerei se la rincontrassi – continuò Gary – poi, alcune parole mi arrivarono nella mente e mi sforzai di capirle. Ero certo che queste parole non provenivano da me, non erano le mie. Dissi ad alta voce nella mia testa: – Perché me lo chiedi? – La risposta fu: – Sanctuary. – Linda Howe è certa che i due uomini hanno identificato la parola “Sanctuary” con il Pianeta Terra. Alcuni mesi più tardi, una notte, Gary si svegliò e vide con sua sorpresa uno degli esseri grigi ai piedi del suo letto. L’essere pareva sorpreso di essere stato scoperto. Gary, che ora era in pieno possesso delle sue facoltà, volle mostrare alla creatura tutta il suo risentimento. – Saltai dal letto e gli scagliai un pugno sul viso. Fu come colpire una bambola di cartapesta. Cadde saltando, fu divertente. Poi si fermò e corse attraverso il muro! – Alle domande di Malcom, Gary si è detto sicuro che questi esseri non vogliono farci del male e continua a ripetere: – loro vogliono venire qui. Non si trovano distanti da noi, sono molto vicini alla Terra. Gary sostiene che, in futuro, accadranno sempre più rapimenti perché, dice: – Hanno bisogno di noi. Siamo molto importanti per loro, non vogliono distruggerci. Hanno solo bisogno di noi. –

Fonte: https://francocacciapuoti.blogspot.com/2018/10/un-caso-scozzese.html

Print Friendly, PDF & Email
Potete condividere con le icone qui sotto