L’Aeronautica degli Stati Uniti ha drasticamente ridotto le richieste per la maggior parte delle armi nella richiesta del budget fiscale 2022, aumentando al contempo la necessità di sistemi a lungo raggio e difficili da trovare. Ciò potrà riflettere l’inizio del rifiuto dell’uso di missili e bombe a corto raggio. Questa opinione è espressa nella pubblicazione Air Force sulla base dei dati sul forte calo degli acquisti. Pertanto, il volume dei JDAM acquistati (sistemi basati sulla tecnologia GPS che convertono le bombe a caduta libera in munizioni guidate ognitempo) è diminuito dell’88%: da 16,8 mila a 1919 unità. Gli acquisti di missili Hellfire diminuiranno del 74%, le bombe SDB-1 di quasi il 60%, i missili da duello Sidewinder e AMRAAM rispettivamente del 27% e del 37% dal 2021. Come spiegato in “Air Force”, ciò è dovuto alla preparazione dell’aviazione a partecipare entro il 2030 a un “conflitto di alta classe”. Le uniche armi che l’Aeronautica nordamericana chiede di aumentare del 25% negli acquisti sono GBU-53 Stormbreaker e AGM-158 JASSM-ER, che il Pentagono sostiene siano armi cruciali per le loro furtività e portata. L’Air Force lavora a un successore del JDAM, che avrà portata maggiore, firma ridotta e maggiore manovrabilità per aggirare i sistemi di difesa aerea terminale [nelle zone di difesa ad alta quota di classe THAAD]. JASSM-ER e altri sistemi a medio raggio possono penetrare in aree contese e colpire obiettivi di alto valore, come lanciamissili mobili, e nel caso dei missili antinave a lungo raggio JASSM, anche navi, spiegava l’editorialista Mark Ganzinger. Tuttavia, il Mitchell Institute ritiene che “il previsto stock dell’aeronautica statunitense di JASSM e LRASM potrebbe esaurirsi in pochi giorni in un conflitto con la Cina”. Munizioni ricevute nell’anno fiscale 2021 e richieste per il 2022 (in unità):
Traduzione di Alessandro Lattanzio
Fonte italiana: http://aurorasito.altervista.org/?p=17652
