8 mesi di tortura su animali per il tuo piumino d’oca.

Pensavate davvero che le piume d’oca che riempiono i nostri piumini nascessero sugli alberi come le foglie? E come le fogli d’autunno cadessero?

Se non avete visto la puntata di Report di domenica scorsa (oltre il 13% di share e protagonismo assoluto sul social network), la potete rivedere qui.

Non potete perderla: perché per la prima volta in televisione e in prima serata è andata in onda la crudele pratica della “spiumatura” sulle oche vive in Ungheria.

Per la prima volta viene documentata, e denunciata, l’illegalità di una pratica purtroppo ampiamente diffusa nella Comunità europea, la prima responsabile per i mancati controlli.

Quella di Sabrina Giannini è un’inchiesta a largo raggio (anche geografico) sulle scelte di alcuni marchi della moda che si spingono perfino in territori non riconosciuti dall’ONU pur di risparmiare pochi euro su prodotti venduti a prezzi elevati in boutique.

Report arriva fino alla Transnistria, la Repubblica autoproclamatasi indipendente dalla Moldova. Qui le griffe sono le benvenute e i giornalisti molto meno.

Le oche vengono spiumate in allevamenti industriali da 5 mila a 10 animali fatti crescere proprio per la produzione di piume che vengono ricavate tramite spiumatura in vivo: una sofferenza atroce che viene ripetuta più volte sino a quando l’animale muore o non è in grado di produrre piume di “qualità”.

Strappare le piume ad un’oca viva è una pratica estremamente violenta: 2 minuti per spennare a mano un’oca adulta e ottenere circa 200 grammi di piuma.

Le immagini trasmesse finalmente squarciano il velo di ipocrisia che cela la brutale realtà della produzione di piumini.

Gli animali vengono spennati la prima volta quando hanno solo otto settimane, quando sono ancora dei pulcini e le loro piume sono più morbide.

Vengono appesi per il collo, con le zampe legate, e inizia la spiumatura, mentre si contorcono e urlano dal dolore. A circa otto mesi di vita, quando la qualità delle piume comincia a risentire, la maggior parte delle oche verranno uccise e la loro carne venduta.

Ma il “vera piuma” , si chiedono gli esperti della Lav, è davvero sinonimo di prodotto di qualità?

“No. Report ha dimostrato che le griffe italiane non usano sempre pregiato piumino per i loro capi. E comunque, a parte la qualità della piuma (che varia a seconda del livello di maturazione del piumaggio), esistono prodotti che possano offrire un comfort dello stesso livello. I nostri test di comfort hanno messo a confronto un prodotto in vera piuma con due prodotti realizzati con materiali alternativi.”

I test hanno misurato le performance secondo le due variabili “Resistenza termica” (quanto il prodotto tiene caldo) e “Resistenza evaporativa” (traspirazione) e i risultati hanno dimostrato che i due prodotti realizzati con materiale sintetico (poliestere) sono più traspiranti della vera piuma, e solo leggermente meno “caldi”.

“Il piumino, quindi, oltre che un prodotto eticamente inaccettabile perché produttivo di enormi sofferenze animali, non è difendibile neanche dal punto di vista delle prestazioni”, spiega Simone Pavesi, responsabile LAV per questo settore.

In Italia l’articolo 19 del Decreto Legislativo 146/2001, vieta a partire dal 1°gennaio 2004 la spiumatura di volatili vivi, ma sul mercato nazionale è possibile acquistare prodotti con piume ottenute con questa crudele pratica e ricavate da animali allevati all’estero. Per la tutela di milioni di oche (e altri anatidi) è quindi necessario vietare il commercio di prodotti che contengono piume.

La Moncler, una delle aziende chiamate in causa da Report, ieri ha subìto un gran crollo in Borsa e ha affidato a un breve comunicato stampa la sua replica: “Moncler utilizza solo piuma di alta qualità, acquistata da fornitori obbligati contrattualmente a garantire il rispetto dei principi a tutela degli animali, come riportato dal nostro Codice Etico….i nostri fornitori di piuma sono tutti basati in Italia, Francia e Nord America”.

Ora speriamo che l’effetto Report sia lungo e duraturo, che i consumatori abbandonino la “vera piuma” e che le griffe si convertano tutte al sintetico.

Perché come mi diceva qualche giorno fa un mio amico il cruelty free non esiste. Semmai esiste solo il cruelty less.

Fonte: https://zoelagatta-d.blogautore.repubblica.it/2014/11/04/siamo-tutti-oche8-mesi-di-tortura-per-il-tuo-piumino

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