Droni che fanno autostop sui veicoli di trasporto pubblico, in special modo sugli autobus, per effettuare in maniera più efficiente le proprie consegne. È l’idea che è arrivata ad un gruppo di ricerca di Stanford. Le simulazioni che hanno creato mostrano che è fattibile: un’intera flotta di droni di consegna può operare “approfittando” delle reti di transito terrestre. Nella configurazione che hanno creato, e che hanno tra l’altro presentato alla Conferenza internazionale IEEE su robotica e automazione (ICRA), i droni erano in grado di attraccare in sicurezza sugli autobus pubblici in transito per risparmiare energia e aumentare l’autonomia del volo. Un algoritmo, poi, decideva quali erano quei droni che dovevano fare questo particolare autostop e lo stesso algoritmo gestiva anche l’ordine delle varie consegne. I ricercatori hanno eseguito simulazioni su due reti di autobus pubbliche, quella di San Francisco e quella dell’area metropolitana di Washington. Con il metodo dell’autostop, i droni riuscivano a quadruplicare il raggio di volo effettivo approfittando dei bus in transito. “I droni di consegna sono il futuro”, ha affermato Kochenderfer. “Usando il trasporto via terra in modo giudizioso, i droni hanno il potenziale per fornire un trasporto sicuro, pulito ed economico”, spiegano i ricercatori. Al progetto stanno partecipando lo Stanford Intelligent Systems Laboratory e l’Autonomous Systems Laboratory.
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